Causa di Beatificazione e Canonizzazione

La vita di Mons. Vincenzo Lojali è stata sempre considerata “santa” dal popolo di Dio e non si pecca di presunzione affermare che già in vita egli godeva di fama di santità. Quanti hanno avuto la grazia di avvicinarlo, di ascoltare la sua parola, di essere da lui confortati e aiutati, hanno visto in lui un riflesso della presenza di Dio e toccato con mano la tenerezza e la misericordia divina.

Per questo nel marzo 1967, primo anniversario della morte, i sacerdoti della Diocesi invitavano a “raccogliere la testimonianza viva di quanti ebbero la fortuna di conoscerlo, costituendo così un materiale prezioso per chi, un giorno, dovrà tracciarne la vita feconda”.

Già a Mons. Santo Quadri -vescovo di Terni e Narni e Amministratore Apostolico di Amelia dal 1973 al 1983- fu presentata istanza per l’apertura di un Processo Informativo. La richiesta fu accolta con favore, ma diverse circostanze impedirono che si arrivasse a una conclusione concreta.

Nel 1984, su impulso di Don Aldo Cinti, fu presentata al Vescovo una petizione ufficiale cui aderirono migliaia di fedeli, sacerdoti e anime consacrate che chiedevano l’inizio del cammino verso la glorificazione in terra dell’amato pastore. Dopo la fase preparatoria e la nomina del Postulatore nella persona di Mons. Aldo Cinti, il vescovo Mons. Franco Gualdrini, inteso il parere favorevole della Conferenza Episcopale Umbra, richiese alla Congregazione delle Cause dei Santi l’introduzione in diocesi della causa di beatificazione. Intanto iniziano a giungere alla Postulazione le prime segnalazioni di grazie ricevute e nella raccolta di alcune testimonianze il postulatore viene a conoscenza di alcuni avvenimenti straordinari accaduti durante la vita del Servo di Dio. Con il nulla osta pontificio del 1992 fu costituito il tribunale diocesano che esaminò gli scritti, i diari, le lettere pastorali del Vescovo ed interrogò numerosi testi. Dopo la morte di Mons. Cinti fu nominato postulatore il Can. Mons. Nazzareno Cifoletti. La fase diocesana del Processo si concluse nel marzo del 2000 e tutta la documentazione fu inviata alla S. Congregazione per le cause dei Santi. Accertata la validità giuridica del processo diocesano e avviata la stesura del Summarium, nel 2010 assumeva l’incarico di Postulatore P. Giovangiuseppe Califano ofm che dovrà guidare la preparazione della Positio super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis, da presentare alla Commissione dei Vescovi e Cardinali, i quali dovranno giudicare l’eroicità delle virtù del Servo di Dio. Nel 2018 in Diocesi si costituiva un Comitato intervicariale per sostenere la causa di beatificazione e successivamente, il vescovo Mons. Giuseppe Piemontese ofmc nominava Vice Postulatore il Can. Mons. Francesco De Santis. La fama di santità di Mons. Lojali è viva e diffusa e la sua tomba in Cattedrale è per molti, una sosta di preghiera per affidarsi alla sua intercessione. In attesa che la Chiesa si pronunci nella sua massima istanza, al popolo di Dio e chiesto di accompagnare con la preghiera il cammino verso la glorificazione in terra del Servo di Dio Mons. Vincenzo Lojali.

In modo particolare si potrà domandare fiduciosamente la sua intercessione per le grazie che a ciascuno stanno a cuore.