La pietà mariana

Altro pilastro della personalità umana e sacerdotale di Lojali fu la pietà mariana. La Madre di Dio fu una costante in tutti gli scritti e ad essa dedicherà tre Lettere pastorali: L’Ora della Mamma 1954, Le Visite Materne 1958 e La Madre della Chiesa 1965. Ma la sua devozione ha origini più remote: “Ho dei ricordi personali intimi di relazione filiale con la Mamma celeste. Sono stato angioletto sempre devoto della Vergine e sono nato di sabato. La mia madre si chiamava Maria; quindi la vera mamma ha lo stesso nome. Mi ha protetto in guerra tanto fisicamente che spiritualmente e a Lei avevo affidato la mia vocazione. Così quando sono stato doppiamente protetto da Lei, le ho offerto in un quadro le mie spalline da Capitano con la scritta: Restitutus fiducia tui! Restituito per la fiducia di Te, o Madre! A Lei ho consacrato il mio sacerdozio e il mio episcopato e ho fatto conoscere in Amelia il titolo della Madonna della Fiducia. Mater mea, fiducia mea.” Durante il suo episcopato celebrò il II Centenario dell’Incoronazione dell’Immagine dell’Assunta (1945), nel 1949 indisse in diocesi la Peregrinatio Mariae in preparazione all’Anno Santo e partecipò alla definizione del Dogma dell’Assunta (1° novembre 1950). Nell’Anno Mariano 1954 promosse la Visitatio Mariae alle famiglie e prese parte al pellegrinaggio dell’Episcopato umbro a Lourdes, che ripeté anche nel 1958, anno giubilare delle apparizioni. L’anno seguente, insieme a oltre cento vescovi, fu a Catania per la Consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria.  

Celebrazione in Piazza Marconi  con l’Immagine della SS. Assunta per la conclusione della
Missione Paolina 30 maggio 1954
Mons. Lojali a Vignanello per l’Incoronazione di una immagine della Madonna 1950