Lo stemma: il programma del suo servizio episcopale

“…dovendo il Vescovo avere uno stemma, noi rifiutiamo qualunque altro emblema araldico che potesse esserci fornito dal nostro casato, abbiamo scelto uno dei più espressivi della carità. Due immensità, il cielo e il mare sostengono la zona aurea nel cui centro biancheggia il pellicano che si squarcia il petto per dare da mangiare ai suoi pulcini, quando gli è venuto meno ogni altro nutrimento. Nella immensità celeste sorride poi la stella dei cieli, la stella dei mari, la stella dei cuori, Maria.

E il motto araldico è il grido ardente di Paolo: “Impendam et super impendar”.

Ecco quindi il nostro ideale che seguiremo con tutto l’entusiasmo: La carità al sorriso di Maria”.

                                                                                                (L.P. Pace Gaudio, 1938)

Lo stemma di S. E. Mons. LOJALI è tutto simbolico e come tale si allontana un po’ dalla tradizione araldica, che suole derivare gli stemmi dei Vescovi o dalla storia di famiglia o dalla interpretazione del cognome. Egli lo ha voluto espressamente simbolico e programmatico. Tutto l’insieme del simbolismo dello stemma mostra ed indica una grande virtù: la Carità; criterio e luce di ogni azione del Vescovo; base e fondamento della vita cristiana e di ogni forma di apostolato. Lo scudo sormontato dai rituali emblemi episcopali, si presenta diviso in tre campi con tre figurazioni simboliche :

— In fondo: IL MARE, simbolo dell’immensità della carità, che non conosce limiti e divisioni.

— Al centro : Zona aurea con IL PELLICANO che si scuarcia il petto per dare anche il suo sangue per nutrimento dei suoi pulcini. Meraviglioso simbolo questo della pratica della carità che non deve conoscere limiti nel sacrificio e nella dedizione.

— In alto : IL CIELO SERENO con in mezzo una STELLA ARGENTEA. Il cielo simbolo della grandezza e al tempo stesso della bellezza soprannaturale della carità. La stella argentea simbolo della stella dei Cieli e dei Cuori: Maria SS.ma, stella del mare.

Chiude lo stemma, quasi sintesi, il motto araldico, l’ardente grido dell’apostolo S. PAOLO: ” Impendam et super impendar „. – Spenderò il mio e di più spenderò me stesso.

Nobile e sublime programma di vita episcopale: l’esercizio della carità sotto lo sguardo e il sorriso di Maria Immacolata. S. E. Mons. LOJALI con questo stemma e con questo programma si presenta, alla sua cara Diocesi, che doppiamente sente di amare, tutto pronto a darsi e a sacrificarsi per il bene delle anime. Con l’animo tranquillo e placido come il mare; con lo sguardo sereno, come il cielo; sotto la luce della Stella mattutina. Egli s’avanza verso l’avvenire per il compimento della sua nuova missione, sicuro e fiducioso nella protezione materna di Colei, che già in altre difficili circostanze, gli si è sempre mostrata benigna Ausiliatrice!                                                                         D.R.S.

“IMPENDAM ET SUPERIMPENDAR „  (II. Cor. 12 15)

– Nessun amor più grande, che la vita

dar per gli amici. – La vita il buon Pastore

per le pecore dà. – Tal voce hai udita

oggi profonda, o Padre, nel tuo cuore.

Quale pio pellican, il Ciel T’invita

a pascer del tuo cor, del tuo dolore,

del sangue tuo la prole… L’infinita

sete Ti strugge di Gesù Signore.

Così, di pace un grido su la terra,

pur tra la mischia, a rilanciar Tu pigli…

Che l’ascoltino i cor Ti fia concesso !

Così, con Paolo ardisci, – tra la guerra

degli odî immani – di gridare, ai figli :

” II mio darò per voi: di più, me stesso ! „

Sac. PIETRO GALLINI Salesiano